Celle di Macra
Celle di Macra (Sele dl'Arma in piemontese, Cèlas in occitano) è un comune italiano di 84 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.
Celle di Macra faceva parte della comunità montana Valle Maira.
Chi risale percorrendo la strada Provinciale n. 422 trova a sinistra, appena a monte di Macra (m 875), una diramazione che porta, dopo una breve discesa, a superare il torrente Maira per proseguire verso Celle ed Albaretto. Tralasciando il bivio per Albaretto, la strada raggiunge il punto in cui confluiscono il Vallone Intersile (destra) e il vallone Tibert (a sinistra), percorsi dalle acque provenienti rispettivamente dalle pendici di Punta Tempesta (m 2679) e di Monte Tibert (m 2647). La strada principale tiene a mano sinistra e, con numerosi tornati che toccano le borgate di Bassura e Paschero, giunge al capoluogo e si trova nella Borgata Chiesa (m 1270, km 6 da Macra), correttamente indicato col nome Celle benché a questo spetti la specificazione di Macra all'intero del comprensorio comunale.
Il territorio di Celle di Macra ha una curiosità geologica: è di origina marina così come quello della fascia centrale della Valle Maira comprendente le zone della Gardetta e di Elva. Vecchio di 160 milioni di anni, emerse dal profondo dell'oceano 65 milioni di anni fa sotto l'effetto di immani movimenti tettonici.
Vario ed attraente è il paesaggio naturale, segnato dagli effetti delle epoche glaciali e postglaciali. Stretto ed incassato nella parte inferiore, il Vallone di Celle si apre man mano che lo si risale fino ad offrire il panoramico Piano della Colla (m 1500) e gli ampi spazi delle ridenti conche che dai 2000 metri che coronano le sommità ai confini con la Valle Grana. Vi sono rappresentati tutti gli orizzonti alpini. Dalla fascia dei coltivi, un tempo prospera e ricca di vite ma oggi inselvatichita, a quella vera e propria del bosco (soprattutto abeti, faggi e larici) si conclude con estesi pascoli delle quote più alte, punteggiati da rododendri e rocce.
Anche l'uomo ha contribuito alla bellezza del paesaggio disseminando nel vallone una dozzina di borgate che, malgrado i segni del tempo, hanno conservato lo stile originario. Numerose sono le case e le baite sparse nel comune. Celle di Macra fu in passato un luogo importante di raccordo fra le valli Maira e Grana, poiché vi transitava la mulattiera per Narbona e Castelmagno (oggi percorso GTA). Fitta è la rete di mulattiere e sentieri che collega le borgate ed il fondo valle così come con i valloni laterali di Combamala a est e di Marmora ad ovest. Recenti carrarecce hanno sostituito gli antichi tratturi nel servizio degli altri pascoli e delle relative grange.
Celle di Macra faceva parte della comunità montana Valle Maira.
Chi risale percorrendo la strada Provinciale n. 422 trova a sinistra, appena a monte di Macra (m 875), una diramazione che porta, dopo una breve discesa, a superare il torrente Maira per proseguire verso Celle ed Albaretto. Tralasciando il bivio per Albaretto, la strada raggiunge il punto in cui confluiscono il Vallone Intersile (destra) e il vallone Tibert (a sinistra), percorsi dalle acque provenienti rispettivamente dalle pendici di Punta Tempesta (m 2679) e di Monte Tibert (m 2647). La strada principale tiene a mano sinistra e, con numerosi tornati che toccano le borgate di Bassura e Paschero, giunge al capoluogo e si trova nella Borgata Chiesa (m 1270, km 6 da Macra), correttamente indicato col nome Celle benché a questo spetti la specificazione di Macra all'intero del comprensorio comunale.
Il territorio di Celle di Macra ha una curiosità geologica: è di origina marina così come quello della fascia centrale della Valle Maira comprendente le zone della Gardetta e di Elva. Vecchio di 160 milioni di anni, emerse dal profondo dell'oceano 65 milioni di anni fa sotto l'effetto di immani movimenti tettonici.
Vario ed attraente è il paesaggio naturale, segnato dagli effetti delle epoche glaciali e postglaciali. Stretto ed incassato nella parte inferiore, il Vallone di Celle si apre man mano che lo si risale fino ad offrire il panoramico Piano della Colla (m 1500) e gli ampi spazi delle ridenti conche che dai 2000 metri che coronano le sommità ai confini con la Valle Grana. Vi sono rappresentati tutti gli orizzonti alpini. Dalla fascia dei coltivi, un tempo prospera e ricca di vite ma oggi inselvatichita, a quella vera e propria del bosco (soprattutto abeti, faggi e larici) si conclude con estesi pascoli delle quote più alte, punteggiati da rododendri e rocce.
Anche l'uomo ha contribuito alla bellezza del paesaggio disseminando nel vallone una dozzina di borgate che, malgrado i segni del tempo, hanno conservato lo stile originario. Numerose sono le case e le baite sparse nel comune. Celle di Macra fu in passato un luogo importante di raccordo fra le valli Maira e Grana, poiché vi transitava la mulattiera per Narbona e Castelmagno (oggi percorso GTA). Fitta è la rete di mulattiere e sentieri che collega le borgate ed il fondo valle così come con i valloni laterali di Combamala a est e di Marmora ad ovest. Recenti carrarecce hanno sostituito gli antichi tratturi nel servizio degli altri pascoli e delle relative grange.
Mappa - Celle di Macra
Mappa
Paese (geografia) - Italia
Bandiera d'Italia |
Delimitata dall'arco alpino, l'Italia confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; la penisola italiana si protende nel mar Mediterraneo, circondata dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, e da numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di. Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica, mentre Campione d'Italia è un'exclave italiana.
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
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EUR | Euro (Euro) | € | 2 |
ISO | Linguaggio |
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CA | Lingua catalana (Catalan language) |
CO | Lingua corsa (Corsican language) |
FR | Lingua francese (French language) |
IT | Lingua italiana (Italian language) |
SC | Lingua sarda (Sardinian language) |
SL | Lingua slovena (Slovene language) |
DE | Lingua tedesca (German language) |